venerdì 27 settembre 2013

Bussano, ma è lunedì.

Non ci crede nessuno. I buoni pensieri sono solo brodaglia per infanti. Da adulti si mastica ben altro. E quando bussano alla porta, il primo pensiero è che ci siano guai in vista. La filosofia di vita del signor Bartolomeo era spiccia e plumbea, questo invece lo credevano tutti. I tempi non gli consentivano altrimenti, dicevano anche. Ma in realtà non vedevano l'ora che tirasse le cuoia per spartirsi i suoi averi. Quel che sapevano in pochi, tuttavia, era che il signor Bartolomeo non possedeva più un accidente. Ed erano così pochi a parte di questo segreto che, senza contare il signor Bartolomeo, si poteva contare solamente un'altra persona. "Che vi credete? Io e quel dannato prete, certamente!" avrebbe ghignato il signor Bartolomeo scarnificando la sua coscia di pollo serale accompagnata dal solito mezzo litro di rosso. "Solamente io e lui sappiamo la verità". E poi, sputando un ossicino avrebbe aggiunto "Se non si conta Nostro Signore lassù, ovviamente" e si sarebbe fatto una grassa risata inghiottendo i resti del volatile ed infilando il nasone nel boccale.
Se bussano di sabato, diceva, è qualche sanguisuga della famiglia, un parente o un figlio. Bartolomeo ci teneva a distinguere le razze. Se bussano di domenica, di sicuro è qualche donna del paese che si porta a presso qualche impiastro d'arte culinaria, bisunto da far schifo oppure rinsecchito come una vecchia spugna.
Durante la settimana sono solo scocciatori. Dettaglianti, grossisti, artigiani, questuanti e gente in cerca di un mestiere. Il signor Bartolomeo non apriva mai a nessuno, nessun giorno della settimana. Tranne il lunedì.
Per l'appunto quest'oggi era un lunedì ed il vecchio, dopo aver udito le nocche sul portone, infilò le pantofole senza protestare e si trascinò nell'ingresso.